Prof. Leila Fabiani
L’uso dei dati correnti,raccolti anche a fini amministrativi o di legge, consente di evidenziare tempestivamente alterazioni rilevanti che possono essere riconducibili o meno all’evento oggetto di studio.L’analisi e lo studio degli effetti sanitari del terremoto hanno come finalità un ampliamento delle conoscenze attuali che permetta una maggiore preparazione dei servizi sanitari ed una migliore prevenzione degli eventi avversi. Predisporre un database integrato per l’elaborazione delle informazioni già disponibili consentirebbe di operare un’approfondita analisi statistica delle variabili anagrafiche e sanitarie di interesse, rilevanti ai fini della tutela delle popolazioni esposte a catastrofi e a fini divulgativi:
●Analisi dell’andamento della morbosità e della mortalità totale
●Andamento delle malattie infettive
●Andamento di cardiopatie ischemiche ed ipertensione
●Analisi dei problemi connessi allo stile di vita
●Andamento dei disturbi del sonno e della memoria
●Andamento di gravidanza, nascite e puerperio
●Andamento del consumo di farmaci
Tali azionipossono essere condotte attraverso un’analisi di confronto degli anni pre-e post-sisma, per anno, area geografica, età, sesso ed altre variabili rilevanti per ottenere una migliore stratificazione.Al fine di perseguire tali obiettivi, è necessario poter disporre di adeguate fonti di dati, e di poterle integrare fra di loro mediante metodi di record linkage sia deterministico che probabilistico. In particolare, per il calcolo dei tassi standardizzati di ospedalizzazione, è necessario poter disporre delle SDO (Schede di Dimissione Ospedaliera, in possesso della Regione) e del numero di individuidi un determinato sesso e appartenenti ad una certa classe di età (dati reperibilitramite ISTAT). Per un’analisi della mortalità, è invece indispensabile poter disporre delle schede di morte, disponibili presso l’ISTAT e le ASL di riferimento. La necessità inoltre di stratificare le analisi a diversi livelli di aggregazione richiede ulteriori fonti dati. Se tramite le SDO e le schede di morte è possibile conoscere la residenza (intesa come Regione, ASL, Provincia e Comune), una specifica analisi finalizzata agli effetti del terremoto non può prescindere dalla conoscenza delle differenti residenze provvisorie (e.g., MAP, albergo) in cui un soggetto ha soggiornato nei mesi e/o anni successivi al sisma (tali dati sono in possesso del Comune dell’Aquila).I dati e le analisi ottenute saranno di fondamentale importanza strategica per i futuri piani di prevenzione in occasione di eventi calamitosi, indirizzando le azioni di implementazione e modulazione dei sistemi di intervento e sostegno alla popolazione che in tali scenari risultano una garanzia per una migliore tutela della salute. Il pieno raggiungimento degli obiettivi del progetto richiede un accordo inter-istituzionale di collaborazione e condivisione dei dati, un percorso con tempistiche non prevedibili. Abbiamo avviato l’analisi delle ospedalizzazioni per malattie cardiovascolari. Pertanto come prossimo traguardo avremo anche la valutazione della morbosità ospedaliera per malattie cardiovascolari successiva al sisma e relativa ad oltre un quinquennio.