Progetto di ricerca: Analisi e definizione di modelli di resilienza basati sull’elaborazione dei dati del terremoto dell’Aquila

Prof. Massimo Fragiacomo, Dipartimento DICEAA

Il Progetto di ricerca è incentrato sullo studio della resilienza urbanacorrelata ad eventi sismici di grande intensità. L’obiettivo è quello di costituire un approccio multidisciplinare che possa essere applicabile a diversi sistemi urbani per valutare scenari di rischio e resilienza mirati all’individuazione e alla successiva applicazione di interventi di mitigazione preventivi.

In tale ottica, l’evento sismico che ha colpito la città dell’Aquila nel 2009 rappresenta un caso studio significativo, sia per quanto riguarda gli effetti del terremoto, sia per il monitoraggio delle azioni implementate nel successivo processo di ricostruzione. Per questo motivo, l’accesso ai dati relativi alle prestazioni del sistema urbano pre- e post-terremoto (come da Allegato) sono fondamentali per studiarne la resilienza dal punto di vista ingegneristico, economico e sociale.

Dal punto di vista ingegneristico, i dati relativi al costruito (edifici, rete dei trasporti, reti di distribuzione e comunicazione), unitamente al rilievo del suo danneggiamento, della perdita di funzionalità a seguito del terremoto, dei danni indotti alla popolazione, possono consentire di comprendere e mettere a punto modelli in grado di predire le perdite dovute a eventi sismici futuri. Inoltre, la conoscenza degli interventi fatti a seguito del terremoto (sia di riparazione che di eventuale demolizione e ricostruzione), i costi sostenuti ed i tempi richiesti, potranno fornire indicazioni importanti sul processo di ricostruzione e sull’arco temporale in cui questo è stato svolto (misura fondamentale della resilienza).

Dal punto di vista economico, l’accesso ai dati relativi alle attività commerciali presenti all’Aquila prima del terremoto, agli eventuali tempi di riapertura o delocalizzazione a seguito dell’evento sismico e all’andamento dei ricavi durante il processo di ricostruzione, possono fornire elementi utili per una migliore definizione delle perdite economiche.

Dal punto di vista sociale, l’accesso ai dati relativi al numero di sfollati a causa del terremoto, al numero e conformazione degli alloggi temporanei, al loro progressivo ritorno all’abitazione o delocalizzazione, e ai consumi e servizi utilizzati nel periodo di ricostruzione, possono fornire maggiori indicazioni sull’impatto che eventi sismici di grande intensità hanno sulla popolazione.Il presente progetto di ricerca sarà svolto in collaborazione con i proff. Enrico Spacone e Giuseppe Brando dell’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara, che hanno già maturato importanti esperienze su questa tematica.

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