TERRITORI APERTI: Dati, conoscenze e lavoro per il progresso delle aree colpite da calamità naturali

TERRITORI APERTI: Dati, conoscenze e lavoro per il progresso delle aree colpite da calamità naturali

05-04-2019

L’evento Territori Aperti è promosso dalle organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UIL.
Durante l’evento verrà presentato il progetto “Territori Aperti”, nato da un’idea condivisa tra il Comune e l’Università dell’Aquila e
attivato grazie a un finanziamento del Fondo Territori Lavoro e Conoscenza, costituito con una sottoscrizione tra i lavoratori iscritti
a CGIL, CISL e UIL.
Il terremoto del 6 aprile 2009 ha colpito duramente la città dell’Aquila e un numero rilevante di centri minori dell’Abruzzo interno,
provocando 309 vittime e danni gravi al patrimonio urbano e alle attività economiche e sociali. Altri terremoti hanno colpito più
recentemente l’Italia centrale, causando perdite molto pesanti di vite umane e notevoli danni.
Il processo di ricostruzione, faticosamente iniziato, richiede ancora tempi lunghi e risorse molto ingenti. Al tempo stesso, i cantieri
della ricostruzione materiale e immateriale del “cratere sismico” costituiscono un’opportunità straordinaria di valorizzazione delle
energie imprenditoriali, culturali e sociali presenti nella comunità locale, o attratte dall’esterno.
La sfida è talmente impegnativa da richiedere una mobilitazione integrale delle competenze scientifiche e tecnologiche disponibili
nel “sistema locale di innovazione”, costituito dai centri di ricerca, dalla comunità imprenditoriale, dalle istituzioni e dalle
associazioni di cittadini. E occorre andare oltre i confini del sistema locale, valorizzando i rapporti con i centri di competenza
esistenti in altre parti del territorio italiano e all’estero.
Lo strumento operativo per affrontare questa sfida è Territori Aperti, un centro interdisciplinare di documentazione, formazione
e ricerca, che si porrà come nodo promotore di una rete internazionale di competenze su tutti gli aspetti della prevenzione e
della gestione dei disastri naturali, nonché dei processi di ricostruzione e sviluppo delle aree colpite.
La denominazione di “Territori Aperti” intende sottolineare l’idea che le sue attività siano basate sulla collaborazione con altri
sistemi territoriali esposti ai rischi delle calamità naturali, a livello nazionale e internazionale, in uno spirito di condivisione sociale
dei dati, dei metodi analitici e delle competenze generate dal progetto, secondo l’approccio della Open Science e della
partecipazione informata dei cittadini alle scelte politiche.
Il centro si baserà sulle competenze disponibili nell’Ateneo e nel Comune dell’Aquila, integrate da nuove figure reclutate con bandi
per borse e assegni di ricerca, per posti da ricercatore a tempo determinato e contratti di collaborazione. L’inserimento del centro
in una rete internazionale e la creazione di comunità interessate alle sue attività porranno le basi per la sua sostenibilità futura.

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